Il giornalismo e l’intelligenza artificiale

Una tematica interessante e sempre più attuale che, approfondita dal punto di vista giornalistico, tenta di farci conoscere innovazioni e rischi di questa società permeata dalla tecnologia

di Eugenio Alunni

Giovedì 7 aprile – Il secondo giorno di questa sedicesima edizione del Festival Internazionale del Giornalismo ha avuto inizio all’Hotel Brufani con l’interessante incontro intitolato “Intelligenza artificiale: aprire la scatola nera” e realizzato da un panel stellare composto da Julia Angwin (The Markup), Tom Cardoso (The Globe and Mail), Dhruv Mehrotra (Reveal) e Aroon Sankin (The Markup).

L’argomento principale approfondito da questo cast di giornalisti d’inchiesta ha riguardato la necessità di comprendere quelle tecnologie che influenzano la nostra quotidianità, soffermandosi soprattutto sull’affermazione degli algoritmi. Uno di questi, ad esempio, viene utilizzato negli USA dalla polizia per prevedere i crimini che potrebbero avvenire in un certo momento e in un certo luogo, basandosi sull’elaborazione di big data raccolti in proposito. Per analizzare questa miriade di informazioni, difficile da comprendere altrimenti, viene assemblato appositamente un team formato da esperti in materia di analisi dei dati aggregati.

Sankin ha voluto sottolineare come i big data siano molto importanti per poter instaurare un quadro di analisi generale, che poi verrà ulteriormente approfondito dai sopracitati esperti, i quali svolgono un ruolo assolutamente fondamentale e scongiurano il rischio che l’analisi dei data venga fatta in modo sbagliato o sommario producendo così errori catastrofici.

Il tema comune e il principale motivo di preoccupazione riguarda il fatto che non è mai possibile avere la certezza che questo genere di dati non diano vita a bias o vengano strumentalizzati per fini impropri.

Julia Angwin ha, infine, concluso l’incontro affermando che, per comprendere al meglio queste nuove tecnologie, sia di fondamentale importanza pensare l algoritmo come dotato di un input e un output, e che, di conseguenza, analizzare gli output sia ciò che conta veramente.


Guarda il video integrale dell’incontro: